Questo articolo descrive come vivere un giorno da favola senza andare lontano. Il giro sul trenino rosso del Bernina è un’esperienza che va vissuta almeno una volta nella vita, e il mio consiglio per sentirsi veramente in una fiaba è di andarci in inverno.

Anche i più freddolosi se lo possono permettere dal momento che sul treno si sta ben caldi, tenendo comunque presente che l’esperienza più bella è scendere a qualche fermata e affondare con gli scarponcini nella neve fresca. Il giro può essere fatto in giornata, ma noi abbiamo deciso di prendercela comoda e viverla in due giorni.
Il treno parte da Tirano e, se si raggiunge la cittadina in treno, la partenza del trenino è proprio accanto alla stazione ferroviaria.
Primo giorno
Siamo arrivati la mattina del 9 dicembre alle 08.52 a Tirano, partendo dalla stazione di Sondrio dove cominciava a nevicare. Abbiamo preso posto sul trenino delle 09.40 proprio accanto al finestrino. Il tragitto è vario e la primissima parte del viaggio è tra le vie cittadine di Tirano, le rotaie corrono proprio lungo la strada. La prima fermata a Campocologno è già in territorio svizzero. Poi si comincia a salire tramite viadotti e si arriva al lago di Poschiavo, alla fermata Miralago che si trova all’estremità del lago. Questa era una fermata che ci sarebbe piaciuto fare ma vista la quantità di neve che stava scendendo abbiamo deciso di cambiare il nostro itinerario e concentrare le fermate solo al secondo giorno.
Una volta superato il lago il trenino inizia ad arrampicarsi lungo il crinale della montagna, con curve e controcurve in mezzo a pini ed abeti. Seguire questo serpentone rosso che spicca tra gli alberi e la neve e corre sui viadotti è veramente affascinante, sembra di essere sul treno per Hogwarts.

Dopo un continuo arrampicare lento arriviamo al passo più alto, l’ Alp Grum. Purtroppo con tutta quella neve che stava scendendo non è stato possibile ammirare il paesaggio, risultava essere tutto bianco.
Da questo punto in poi il percorso del treno non sale più, si è giunti a 2091m e il resto del tragitto è più dolce e percorre la valle.
E così a mezzogiorno siamo giunti a St. Moritz, tra negozi chic e hotel di lusso. La nostra sosta è durata giusto il tempo di mangiare qualcosa e visitare i mercatini di Natale sotto lo scendere incessante della neve, dopodiché abbiamo ripreso il treno per fermarci a Pontresina dove avremmo trascorso la notte. E dove io accanto alla finestra della camera mi sono incantata nel vedere la neve scendere fino a tarda sera.
Secondo giorno
Pontresina è una tappa interessante perché offre la possibilità di vivere l’esperienza dell’ escursione con la slitta trainata dai cavalli fino alla val Roseg, per la durata di due ore tra andata e ritorno.

Come da previsioni, il giorno successivo aveva cessato di nevicare e il cielo dava qualche segno di apertura verso l’azzurro. Abbiamo quindi fatto delle soste: nell’ordine al Bernina Diavolezza, ad Ospizio Bernina e Alp Grum. Tutte e tre le tappe sono degne di nota ciascuna per differenti motivi. La prima per la funivia che porta a Diavolezza a 2900m che però non abbiamo preso per la scarsa visibilità in quota dovuta alla presenza di nuvole basse che coprivano l’arrivo della funivia; la seconda per il lago bianco: veramente bianco poiché interamente coperto di neve; la terza per la vista spettacolare su tutta la vallata fino a vedere il lago di Poschiavo. Quest’ultima non va persa.
Tenete conto che il giro del trenino rosso del Bernina si può fare anche in giornata e che più o meno ogni ora passa il trenino.
Se volete vivere questa bellissima esperienza … contattatemi.
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