Come dice un certo cantante: Non è un segreto, lo sanno tutti…il mio animale preferito è la tigre ed è per questo motivo che ho deciso di mettermi sulle tracce della tigre. Ma dove poterla vedere in libertà? E’ davvero così schiva e irraggiungibile? Per motivi lavorativi ho trascorso in India molti mesi durante i quali ho avuto possibilità di girare parti più o meno estese di questo enorme paese, ma non mi sono mai decisa a mettermi sulle tracce della tigre.

Ho sfruttato qualsiasi tipo di festività o week end per poter conoscere o semplicemente avvicinarmi a questa cultura millenaria, visitando posti più o meno lontani da dove lavoravo.
Durante queste brevi fughe nei week end ho vissuto anche l’esperienza del safari a dorso di elefante, nella speranza di potermi avvicinare in qualunque modo alla tigre, ma a parte rinoceronti e scimmie, la tigre non si è palesata.
E così dopo 10 anni da quell’esperienza decido di tornare in questo incredibile paese, facendo una prima parte del viaggio visitando, o in alcuni casi rivisitando, Nuova Delhi, Agra e il suo Taj Mahl, Orchha e Khajurhao.
La tigre nel parco nazionale di Bandhavgarh
Eccomi alle 6.00 del mattino pronta a cominciare la mia avventura nella giungla seguendo le tracce della tigre. In compagnia dell’autista della jeep e del ranger che abbiamo incontrato all’ingresso del parco attraversiamo il gate 2 che introduce alla riserva. Molto rapidamente ci dirigiamo in uno dei luoghi dove nelle ultime ore è stata avvistata la tigre. Nell’attraversare il parco si vedono anche altri animali come cervi, cerbiatti e scimmie che, ahimè a loro insaputa, faranno prima o poi parte del banchetto. Però è anche grazie ai loro segnali di allarme, o warning call, che i ranger intuiscono se nelle vicinanze si può trovare una tigre.

Il sentiero ancora bagnato per l’umidità notturna facilita la ricerca poiché permette di vedere se ci sono impronte più o meno fresche. Seguendo un probabile pista fermiamo il motore per ascoltare i rumori della foresta. Ad un tratto si sentono ripetuti segnali di allarme e immediatamente l’autista si dirige verso le grida, ma raggiunti i cerbiatti tutto sembra tornato tranquillo.
Dopo poco ecco la parola magica: tiger! Io che stavo guardando nella stessa direzione mi chiedo ancora come il ranger abbia fatto a vederla. Con l’adrenalina a mille ho provato a scorgere tra il bush l’animale, ma non riuscivo proprio a vederla. Ho persino pensato che mi stesse ingannando solo per tenere elevato il morale e l’attenzione. E invece eccola che cammina maestosa verso di noi.

Stupenda, a dir poco bellissima, il manto striato è splendido. Incede con uno stile ed un’eleganza che solo lei ha. Ed ecco, che il nostro autista ci dice di stare pronti perché attraverserà la strada davanti a noi, e così è stato. Imponente e maestosa, con classe ha sfilato davanti a noi e si è allontanata nella foresta. Emozione incredibile! Non si è curata di noi nemmeno per un attimo e si è mimetizzata nella foresta.
E’ stata una vera emozione vederla dal vivo. A dare l’allarme poi sono state le scimmie, e dopo le scimmie si è sentito il suo ruggito, scrivendo così un’altra pagina del grande libro della giungla. Ancora mi chiedo come ha fatto la guida a vederla! Ad un primo istante, dopo averla individuata nel bush, me la sono proprio goduta dal vivo, non attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Il suo incedere lento e pesante le dona una classe e una maestosità innate. Il muso sembra dipinto dal più abile pittore, la precisione dei colori arancione, nero e bianco è affascinante. Un animale stupendo. L’esemplare incontrato era un maschio di 4 o 5 anni. Ci spostiamo per vedere di trovarne un’altra magari dove ci sono le pozze d’acqua poiché gli piace nuotare e rinfrescarsi, ma forse non inverno.
In conclusione posso confermarvi che la tigre si può vedere in libertà. Chiedi informazioni e un preventivo a ilpensaviaggi
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